Se dovessi sintetizzare il mio tema in un quadro sceglierei con assoluta
certezza Ritratto di Ambroise Vollard di Pablo Picasso, una
delle opere che più esemplificano il periodo del Cubismo, in particolare quello
Analitico.
Come suggerisce G. Apollinaire gli autori cubisti si impegnano a:
“raggiungere proporzioni ideali, non accontentandosi più di quelle umane,
perciò offrono opere più celebrali che sensuali, chiedendo allo spettatore di
non soddisfare più il piacere degli occhi, ma un piacere intellettuale” generato da un
allontanamento “dall’antica arte di illusioni ottiche e di proporzioni
locali per esprimere le forme metafisiche”.
Con questo movimento, identificato da Kahnweiler come “nuova scrittura
del reale”, Picasso si attiva a costruire un’arte intellettuale che non vuole
dare all’osservatore informazioni elementari richiedendo, per essere compresa,
più di uno sguardo istantaneo. Essa esigerà una sua partecipazione celebrale
invitandolo a ricomporre l’idea di un determinato oggetto mediante qualche
frammento-indizio proposto su tela.
Ritratto di Ambroise Vollard (1909-19010)
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Il dipinto rappresenta il ritratto del famoso gallerista Ambroise
Vollard seduto ad una scrivania, con un libro aperto in mano. L’immagine
dell'uomo emerge a fatica dal reticolo di piani e linee che si intrecciano su
tela. I colori si rifanno alle tonalità del grigio e dell’ocra perdendo il
loro classico valore descrittivo. La profondità spaziale viene suggerita
tramite linee diagonali che convergono in un punto alle spalle del gallerista,
mentre le linee curve suggeriscono il volume.
Quest’opera esemplifica appieno il tema da me scelto: Technology
and Management, ossia la gestione industriale.
Lo scopo dell’industria è quello di produrre al meglio e con un ottimo
rapporto qualità prezzo dei beni che avranno una distribuzione massiva. La
trasformazione dal prodotto primario, e quindi grezzo, al prodotto finale, e quindi
al manufatto che contiene un valore aggiunto, cela un immenso lavoro di
coordinazione di tutte le varie fasi produttive.
Per riportare questo concetto in relazione al quadro che ho selezionato, le
varie fasi produttive possono essere esemplificate dai diversi frammenti in cui
l’opera è stata scomposta, mentre l’opera in sé con il manufatto finito pronto
per la distribuzione.
Con questa tela, Picasso realizza una frantumazione plastica delle immagini
per incastrarle in modo composto entro una ferma architettura formale.
L’autore, quindi, è il “collante” che da senso a ogni singolo frammento che se
preso singolarmente non avrebbe alcun significato, ma che gioca un ruolo
fondamentale nel complesso globale. Allo stesso modo il manager (ruolo che
l’ingegnere gestionale sarà chiamato a rivestire) è colui che ha la
responsabilità di definire gli obiettivi aziendali e le modalità di
raggiungimento degli stessi coordinando e pianificando ogni singola fase
necessaria per conseguire l’obiettivo prestabilito.
Per queste ragioni se il Management fosse un quadro sarebbe il Ritratto
di Ambroise Vollard.
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